Prigioniero della mia mente
galleggio in un mare di insicurezze.
Il piccolo Cupido ha scagliato la sua freccia
ma incustodita nella faretra,
è rimasta la mia speranza,
quell'ultimo colpo
che il desiderio volesse fosse destinato al tuo cuore.
Ho aspettato in silenzio
che tendesse il suo arco
ma troppa fu l'attesa
e grande l'istinto di scappare.
Sto correndo
e quando le gambe lo chiederanno
solo allora mi fermerò
e se voltandomi troverò il tuo sguardo
tornerò a sedere.