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Giardino di pietra

Dedicare il bilico statico,
Le eventuali scorie di sorrisi
E briciole d’amara intesa
Soffermandosi a leggere
Esplicite convinzioni,
Usurpando regni
Di dominanti sedi acustiche

Finezze perdute,
Lacci emostatici,
Costruzioni di plastica
E dubbi dalla cattura sopraffine

Un giurassico intendersi
Disperso e volontario…


Fingo d’incaricare le me stessa atletica
A sovvenzioni rocambolesche,
A fasci di luce come fiocine
Che trapassano istinti dimenticati
E foglie autunnali

Idiozia,
Trasferasi,
Impazzata disconnessione,
Permissiva solerzia a smettere
La diffusione genetica
Di soppesare ponente
E levante

Perizie di mal costume
E semplici rissosi sguardi
Partiti come da accelerazioni mistiche
E lasciati cadere
Come neve di paglia
In un cortile
Dal giardino di pietra…

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 05/05/2012 12:54
    eccellente poesia recuperata.. tra i preferiti

3 commenti:

  • augusto villa il 23/02/2009 23:53
    Come neve di paglia... Piu la leggo e più mi piglia... Mammamia!.. davvero brava!
  • Dolce Sorriso il 23/02/2009 21:54
    perizie di mal costume e semplici rissosi sguardi...
    sei grande Laura
    tvb
  • Anonimo il 21/02/2009 09:37
    Grandissima Laura, n questa espressione della sofferenza... davvero un'emozione questa tua composizione... altissima...

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