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Infauste declinazioni

Mani legate, occhi bendati:
solo rumore confuso di passi.
Voci si avvicinano,
voci si allontanano...
come remare in alto mare.
Attraverso la stoffa
filtra un piccolo bagliore
e ricordi di bambino
appoggiato a un fresco tronco,
per la conta del nascondino.
Senza più vita tra le mani,
odore di fumo acre che
spacca al centro i pensieri
dell'orologio ormai fermo.
Respiro
e battito di cuore, forte
improvviso come oltre la porta
il trillo del telefono.
È freddo,
nelle ossa.
È freddo,
alle spalle.
E poi calore, umido
e denso.
Voci si avvicinano,
voci si allontanano...

 

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2 commenti:

  • Riccardo Brumana il 20/04/2007 23:55
    particolare... bravo!
  • Anna Lamonaca il 28/06/2006 12:49
    Voci si avvicinano,
    voci si allontanano...

    occhi chiusi viaggi onirici attraverso i sensi.. molto interessante, molto sensitiva.. mi piace!

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