Una coltre nebbiosa, irreale
nell'uggiosa giornata distende i suoi arti
su di questa terra,
meschina e schiva..
Il ricordo di fanciullezza,
di pacatezza d'animo, son oggi sì distanti che
pare ritrovommi su di un sudario,
fremente, in attesa del sommo giudizio.
Quali attimi dovrò ricordare, e come fare
ad emettere l'ultimo lancinante sospiro,
quale sarà il mio pensiero conclusivo
di una vita spesa nel dolor dell'animo...
Solo un sorriso, o mia dea regalami,
prima del fatidico sonno,
un sorriso, sì che la mia anima
sorrida assieme ai tuoi occhi,
e possa giacere quieta e sorridente.