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Fiocco di neve

Percepisco, forse prematuramente, la neve.
Come bambino mi avvicino al vetro ed incollo il naso,
scrutando speranzoso il cielo,
l’uniformità del suo colore e reminescenze di antichi detti contadini
mi regalano una speranza che quasi è certezza.
Sono in attesa, paziente,
come felino, tutti i miei sensi sono pronti a scattare.
Tento di immaginare come sarà:
invisibile all’occhio umano, ma non a quello del cuore.
Minuscoli, perfetti cristalli,
racchiusi in unica forma,
soffice al tatto, delicato nell’essere, così fragile e a volte terribile.
Tutto il paesaggio può tramutare,
da arido e spento lo rende pieno di vita e gioioso,
di orrore può travestirsi e lacerare i cuori più forti,
ma il suo desiderio è così intenso
che nulla può farmi desistere nell’invocarlo.
Il fiato ormai ha appannato quel vetro,
fragile barriera con l’esterno del mondo,
tutto ora mi pare velato di antiche tristezze.
Il mio sguardo vola veloce, più in alto
là ove ormai tutto è pronto perché il fiocco si appresti alla vita.
Lo sento ancor prima di percepirlo coi sensi,
lo vedo con il mio sguardo interiore,
il naso ancor più schiacciato,
sono pronto e preparo il mio essere:
eccolo è lui solo
e da me si appresta a venire,
si libra leggero nell’aria, appare e scompare,
si lascia cullare dal vento, riparte in vorticosa discesa,
si ferma brillando come cometa al vento solare,
gioca gioioso, mi vede e sorride.
È ancora là in alto e già pulsa il mio cuore felice,
è bello e sicuro di sè, il suo cammino ormai è deciso,
lo sento è nato solo per me.
È il primo e sarà un dolce ricordo nel tempo che ancora è da scrivere,
ma eccolo, è come speravo, è lui
il fiocco di neve.
Sarà ora a pochi metri da me, indugia un secondo poi si abbandona,
si posa leggero sul vetro, e così come apparve scompare
per lasciar posto a mille fiocchi di neve, ognuno con la propria infinita magia.
Tutto è apparso e scomparso,
una prima completa emozione, poi tutto il resto,
veloce e spietato come solo il tempo sa essere,
ed ora in questa nuova stagione, una impronta di minuscolo naso
è rimasta su un vetro,
testimone sbiadito di un fiocco passato,
ma l’orma lasciata nessuno potrà mai cancellare

 

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1 commenti:

  • Anonimo il 24/02/2009 16:48
    La Neve, la Neve, la Neve...
    Bei versi
    Un saluto
    Contessa Lara

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