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Era blues

Scrivi parole di burro
che io possa spezzare
raccogli la rosa più nera
affinchè io la possa gettare.

Nel buio di una notte d'inverno
quella musica le farai ascoltare
la scena è lei si ripete
il blues ricomincia a suonare.

Tra lacrime e finte risate
attore prosegui la parte!
di un mercante potrai raccontare
le cui stelle ad un sogno rubato
finalmente io possa oscurare.

Col ghigno di un sadico attore
una foto sbiadita farai accarezzare
donando a me la fortuna
del gesto di un inizio reale.

Con stelle condite di rose
di frasi con note intagliate
con mani di sudore intrecciate
la mente hai voluto rapire
per ghiaccio far diventare
un cuore di donna
che con le sue ali
solo adesso ha ripreso a volare.

Quel sax io lo ricordo
due dita e una plastica vuota
e le note come un'ode alla sera
era blues ma ora stona.

 

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7 commenti:

  • Sergio Fravolini il 26/04/2010 09:20
    Era felicità ora solo dolore.

    Sergio
  • Anonimo il 16/04/2010 14:30
    È davvero blues! Aumenta l'intensità dei versi man mano la si legge! Molto brava!
  • Simone Suzzi il 08/10/2009 01:34
    bella mi piace il tuo vocabolario!
  • Sara B il 21/03/2009 22:28
    Sono felice che vi sia piaciuta!
    Per lucia "ma..." cosa? sono curiosa
    Grazie a tutti per i vostri commenti, spero leggerete altro di mio.
  • augusto villa il 08/03/2009 16:01
    Molto bella!... Bella tutta, ma l'ultimo verso... chiude magistralmente. Brava!
  • Anonimo il 26/02/2009 21:23
    un po' amarognola, ma...
  • cesare righi il 26/02/2009 17:39
    piaciuta, scorrevole e molto gradevole nella forma

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