(A Mimma e Samuele, con profondo amore)
Acqua che bagna e disseta
i miei più aridi sentieri
e le ombre assetate
di umidi pensieri
vento che asciuga
i rivoli contorti e sospirosi
di chiare lacrime precipitanti
verso abissi di memoria immobile
tiepido fiato di sole
che scioglie barricate di ghiaccio rapprese
innalzate a strapiombo su profili di labbra e tendini
come versanti di vette irraggiungibili
dove bufere assordano l’aria
con fragori di grigio silenzio
Questo siete per me
Amore da abissi primordiali generato
e tra gli spazi siderali
instillato su rotte e meridiani
da tenerezza ed affetto tracciati
chiarore che si schiude
dal fondo di una notte fonda d’estate
ed accende il cielo d’orizzonte;
lunga luce che non muore mai.