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Cio che siete per me

(A Mimma e Samuele, con profondo amore)

Acqua che bagna e disseta
i miei più aridi sentieri
e le ombre assetate
di umidi pensieri

vento che asciuga
i rivoli contorti e sospirosi
di chiare lacrime precipitanti
verso abissi di memoria immobile

tiepido fiato di sole
che scioglie barricate di ghiaccio rapprese
innalzate a strapiombo su profili di labbra e tendini
come versanti di vette irraggiungibili
dove bufere assordano l’aria
con fragori di grigio silenzio

Questo siete per me

Amore da abissi primordiali generato
e tra gli spazi siderali
instillato su rotte e meridiani
da tenerezza ed affetto tracciati

chiarore che si schiude
dal fondo di una notte fonda d’estate
ed accende il cielo d’orizzonte;
lunga luce che non muore mai.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 06/03/2010 12:32
    La tua poesia, Alessandro, è "semplicemente" meravigliosa.
  • sara rota il 07/11/2007 08:12
    L'amore paragonato ad una luce che non muore mai è bellissimo...

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