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Bevendomi dolorosamente l’anima in quattro ruscelli di Vita

A quattro zampe feroci
bevo l’acqua ad uno stagno

artigliato

da brume di nebbia disgustose di rabbiosa ebbrezza

non mi piace che Tu mi guardi

sono una bestia infinitamente ferita

mentre mangio universalmente il divoro di me stesso

potresti capire che sono un non nato

non esistono al mondo anime cattive
solo essenze prigioniere di menti contorte
dalla ragion perdenti gli slanci sinceri del Cuore

Alzo il capo

ruggendo

incrino con i miei occhi anime amate in paradisiache stelle

Amandole
spezzo

qualche volta
spesso
mai

orribili maschere dai confusi tratti di demoniaci Carne-vali

per poter cantare beato
Spalle e Petto regali in fuori

con al collo una collana fiorita di bacche incendiate

rosse

prossime alla combustione in fusione d’unione!!!!

 

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2 commenti:

  • Anna G. Mormina il 03/03/2009 12:21
    ... ci sembra assurdo il comportamento di una persona da noi stimata, amata, che improvvisamente sembra aver perso fiducia,... non capiamo che è un'anima ferita, che ha bisogno di tutto il nostro affetto per tornare ad Amore...
    Splendida!
    GRAZIE Vincenzo!
  • Anonimo il 02/03/2009 11:31
    Wow Vincenzo!
    È magnifica... un escalation di emozioni!
    L'anima prigioniera di una mente... ed ecco la bestia, rozza, violenta, assetata, apre una porta ed entra... ma anche la bestia è ferita e muore e rinasce in orgoglio e conoscenza ed i battiti del suo cuore diventano una melodia universale, poesia...
    Bellissima
    Contessa Lara

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