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Sulla donna che ami

Quando il cuore non è capito,
tu sei scappato al suono della violenza
e vocino non mi sei stato.
Dondola di luna la voce del mare,
la realtà del sogno non la puoi dimenticare.
Lasciami stare!
Dove sei fascio luminoso,
lui non verrà più da me!
Dicono di te che illumini il cuore,
ma nel mio c'è un crepuscolo curioso
nulla...
Mi rimangono solo quei graffi sulla pelle
lacrime di stelle invernali
attese nel silenzio di alba e tramonti,
nel giardino appassito dove mani
d'assassino scivolarono sulla donna che ami.

 

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7 commenti:

  • Dolce Sorriso il 04/03/2009 21:19
    bella!!!!!!!!
    un abbraccio
  • Anonimo il 02/03/2009 21:24
    Bellissima.
  • Michelangelo Cervellera il 02/03/2009 21:02
    Bellissime parole, bellissima pesia, dove c'è vigliaccheria e soprusi nei confrondi di chi si dice di amare non può esserci amorema solo possessione ed ossessione.
    Michelangelo
  • Giovanni Ibello il 02/03/2009 12:32
    guarda... i miei complimenti...

    non so dire altro...
  • Kiara Luna il 02/03/2009 12:03
    Se l'uomo che diceva di amare fugge invece di sostenere il dolore della propria donna... la violenza sarà stata doppia.
    A volte alla vigliaccheria non c'è limite...
    Un abbraccio.
  • Anonimo il 02/03/2009 10:34
    Parlar di stupro in una poesia è affrontare un problema tra i più seri. Ed uno è quello che condivido pienamente: ci fosse meno violenza e più dialogo.
  • Anonimo il 02/03/2009 10:32
    Non serve armarsi per fare rispettare le persone e il territorio nel quale siamo.
    Occorre, invece, una sensibilità più vera per affrontare la vita. Vedere, con occhi nuovi, quelli del cuore, un mondo nuovo fatto di bellezza e incanto.

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