Muto il pellegrinaggio vagare
di virginale erranza
fra le dolci carezze arginate in gemiti di materne voci profondamente vaginali
nutrendo d’ambrosia le pene delle essenze in un trasparente colpo di-vento
aleggiante
nel sublime benvenuto corpo del diveniente emozionale
Negli occhi del saggio sgorga brillando una lacrima in divina crescenza di luminose acque
in un rubino frutto di matura Vita
appare
una doppia lacrima d’Amore di sempiterna ri-conoscenza
sfoderando il candido lume della sua spada ondulante in scintillanti movimentati Dì
in Pace roteanti