Avvolto dal silenzio,
ne sento la tenue voce,
un sussurro, un palpito
di mondi lontani,
di spazi infiniti
dove il creato canta
armonie ancestrali.
Una strana leggerezza
mi rapisce e trasporta
in dimensioni senza tempo,
dov'è stupore e gaudio
e totale assenza
degli umani affanni.
Voglia di viaggiare
seguendo scie di comete,
di perdersi nell'immenso
e confondersi con l'eterno.