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su di una lapide dopo una brocca di vino

vai continua...
ora come ora...
dopo come adesso..
è il passato che si disperde
tra i pensieri dell'attimo
ma il sole infuoca ancora
i nervi che tesi
vibrano
profumando l'aria
di una dolce malinconica melodia
d'incenso...
Poi una piccola bambina
sorrise allo sbocciar di un giglio...

ma sotto il sole
continuava a risplendere
il marmo freddo
di quella tomba...

non una rosa
non un sogno
soltanto un verme
tra le viscere
è tutto ciò che resta
di quel corpo tanto amato

due occhi che ormai tacceranno per sempre...

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Marco Ambrosini il 28/01/2012 18:48
    Per le immagini forti mi ricorda un po' Rimbaud una poesua sull'amor perduto per niente banale. La sequenza rapida di frasi crea nel lettore un leggero senso d'angoscia che a mio parere valorizza il testo e il suo senso, complimenti

3 commenti:

  • stefano manca il 04/03/2009 14:29
    grazie Vincenzo e Contessa
    son contento che sia piaciuta
  • Anonimo il 04/03/2009 10:36
    Cruda nella sua realtà quanto meravigliosa nella sua poeticità!
    Complimenti
    Contessa Lara
  • Vincenzo Capitanucci il 04/03/2009 07:11
    L'inizio della vita è un inebriante sbocciar d'un giglio... ma anche i gigli in questa triste realtà... appassiscono... avvizziscono...

    Bellissima Ste... dura da leggere... e da inghiottire... que puntini finali... danno speranza... anche i punti hanno silenziose urlanti voci...

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