Un’onda di luce
creatasi attore-attrice di vita in questa scena cosmica di tragica commedia comica
Piange
gocce distillate in rugiada
nel dramma di chi non sa più come uscirne
da questo aristo-fanico canovaccio da panico
È pesantemente gravitazional-mente d’un irrisorio quasi atomizzante
per fortuna fuori da ogni aristotelica gravità
in leggerezza platonica nell’Uno bene
ha capito la naturale meschina figura caprina che si può fare liricamente
Adesso
sa apprezzare sul palco il flauto nelle divoranti bacchiche battute mascherate
nell’intensità di entusiastici godenti epicurei applausi
ed anche in dolorosi stoici fischi
e se la ride cinicamente
Cala l’apollineo sipario in iperboreo soffio nel tramonto d’una ignara sofistica
ed il Tutto svanirà in pezzi di dionisiaca-mente per sempre
Volete un bis per vanitosa vinosa copula di vanità in coppa
chiedetelo con fremente cristiano fervore
intensamente fissatela con occhi di luminoso Amore bevetela
riapparirà divinamente ancora una volta nel Tuo corpo in tela proveniente da Un
nirvanico Nulla
La tua Giulietta-Romeo amata in dantesca Beata lux
Iper orfica ellenica uranica-mente Tuo