Sotto un cielo da chimera
nell'incanto più totale,
io ricordo quella sera
come un suono celestiale,
in un buio che abbagliava
la mia bambola di vetro,
di Morfeo era già schiava
abbandonando tutti indietro.
Io del marmo più toscano
son rimasto a contemplare,
quel prodigio di Murano
come chi non sa parlare,
ma le urlavo nei pensieri
quanto mille cormorani,
sei più bella ormai di ieri
ma già meno di domani.