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er prete e me

Me dice sempre er prete
poiché ho divorziato
anche se er matrimonio
a chiesa m’annullato,
de conservammo casta e pura
che testa è a strada sicura
pe jre in paradiso.
Sto zitta e je guardi er viso
anche se me verrebbe da dije
che mo che ciò n’ome
bello come na poesia
che me colora a vita mja,
che duvria da fa?
Dovremmo sempre da suspirà
e de notte anna ar coje e farfalle
invece de fa amore sotto e stelle?
Caro zì fra, ma che voi
che me dice er Signore
quanno me vede fa l’amore?
Con tutti li problemi che s’artrova
A guerra, a fame, l’ingiustizia,
che so na cosa seria,
a vera miseria,
sta a guardà me
che ciò pulito er core
perché co l’omo mji sto a fa l’amore?
Sicuramente ce perdonerà,
l’amore è tanto bellu sa da fa.
Ricordate prete mja
che più de l’assoluzionetua
me fido de a misericordia sua.

 

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0 recensioni:

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13 commenti:

  • Anonimo il 10/03/2009 16:25
    bella dimostrazione di come la semplicità possa essere più illuminante di qualsivoglia insegnamento o dogma. L'amore è un qualcosa di pulito, sempre, è peccato pensare sia un peccato,
    bella la tua composizione, brava
  • Riccardo Brumana il 10/03/2009 13:24
    Fabio, hai dato modo di dimostrare come una donna "Loretta" è più sensibile di un uomo "Signor Mancini".
    lei, in quanto donna ha sentito l'esaltazione che io nutro nei loro confronti, non il contrario, e ne è sata felice, se il mio pensiero "che da serenità" lo vedi vecchio, significa che nel tuo nuovo c'è qualcosa che non va, non credi?

    per il fatto del comandamento che ai giorni nostri va girato anche alle denne, l'avevo già detto io sotto, quindi perchè hai voluto ripeterlo? o non avevi colto il mio messaggio? allora perchè lo giudichi!?

    "tutti sappiamo cosa dice la Chiesa e cosa dicono i comandamenti", ma bisogna anche capirli, forse non lo sai, ma il proliferare di tante religioni che pur si basano tutte sugli stessi testi "Bibbia e Vangeli" si sono differenziate per il loro modo di interpretare Gli Insegnamenti, quindi non fare tutto facile e chiaro, perchè così non è.

    mi fa sorridere il fatto che quando facciamo demagogia siamo d'accordo tutti sul fatto che la società sta perdendo i veri valori, quelli che contano...
    ma quando qualcuno "io in questo caso" cerca di esporli e dargli nuova luce, c'è sempre chi accusa che è un pensiero obsoleto, vecchio, superato...
    oggi non è più così!!!! "si dice"
    ...
    bravo, complimenti hai ragione, basta dare un'occhiata fuori per accorgersene.
    purtroppo.

    con questo spero d'aver chiarito il mio punto di vista, ringrazio e rinnovo i complimenti a Loretta per l'eleganza con cui ha saputo esprimere il suo pensiero.
  • Fabio Mancini il 10/03/2009 08:09
    Ciao, Loretta. Tutti sappiamo cosa dice la Chiesa e cosa dicono i Comandamenti, dipende dalla volontà di ciascuno aderire, o meno, a quello che ci viene insegnato. Il libero arbitrio è questo. Ma quando si dice: "Non desiderare la donna d'altri" vuol dire anche: non desiderare l'uomo d'altri. Il discorso che ha fatto Riccardo è primitivo, contiene un pensiero vecchio, obsoleto, stantio. Egli dice che la donna non avrebbe la libertà (lui dice il compito, come se fosse un'assegnazione!) di desiderare e corteggiare l'uomo, in quanto la donna dovrebbe essere l'oggetto del desiderio dell'uomo. Questa forma di pensiero la trovo adeguata all'uomo vissuto nell'era preistorica, perché non tiene conto dell'emancipazione femminile e della parità dei diritti. Proprio due giorni fa è stata la festa della donna! Si svegli! Signor Torretto! Se l'uomo ha il diritto di "desiderare" cioè di possedere una donna, anche la donna deve possedere lo stesso diritto. Così si compie l'agognata parità che non si raggiunge con il semplice regalo della mimosa. Ma la parità tra l'uomo e la donna è qualcosa di sostanziale e non può risolversi con pochi gesti affettuosi, ma occorre che si compia un cambiamento di mentalità. Cara, Loretta, rispondo alla tua domanda: se l'uomo non peccasse, non sarebbe più un uomo, ma altro, quindi la misericordia divina non potrebbe essere esercitata, perché l'uomo sarebbe spiritualmente perfetto. Infine, non condivido l'atteggiamento della Chiesa, nei riguardo dei separati, perché mi sembra una grande discriminazione che aggiunge come conseguenza, una ulteriore sofferenza per chi ha alle spalle un matrimonio fallito e crea la divisione all'interno della Chiesa. Riguardo alla sessualità, anche su questo tema, la Chiesa mi sembra molto chiusa e poco incline al dialogo. Un bacio, Fabio.
  • loretta margherita citarei il 10/03/2009 07:38
    rispondo a riccardo ringraziandolo per l'esaltazione che ha della donna, la venera e la angelica, come solevano fare i cantori del dolce stil nuovo. non è questione dei tempi, forse oggi siamo all'eccesso del tutto, ma mi ha fatto piacere quando la chiesa ha cambiato, nel matrimonio, la frase della promessa, al posto di quel prendo si è messo accolgo, poichè amore è accoglienza dell'altro non possesso.
    per quando riguarda Dio, posso dire che è Amore ed ama anche se non viene amato o corrisposto. l'amore non ha interessi, quindi condivido la tua idea sul baratto, per quanto riguarda la chiesa, è un istituzione secolare, che deve levare la sua voce, sarebbe peggio se non vi fosse, ma il suo potere deve essere temporale, spirituale, non politico.
  • Donato Delfin8 il 10/03/2009 06:57
    MI piace lo stile. Condivido il contenuto!
    Bellissima.
  • Riccardo Brumana il 10/03/2009 00:08
    credo che non venga detto "... l'uomo delle altre" perchè alla donna non dovrebbe spettare il compito di corteggiare desiderare ma di essere corteggiate desiderate, in quanto è l'uomo che guarda la luna non la luna a guardare l'uomo... ma oggi con il voler a tutti i costi raggiungere la parità dei sessi, vi state declassando da celestiali a normali... e mi dispiace perchè la luna non dovrebbe camminare... ma volare.

    di conseguenza è all'uomo che si rivolge questo avvertimento... che ormai vale anche per le donne... appunto.

    per quel che significa "appartenenza" credo "come detto sotto" che si riferisca ad un modo di definire l'amore vero.
    es. mia moglie mi appartiene perchè mi ama.
    e non: mi appartiene perchè è mia.
    sottile differenza, sì, ma anche sostanziale.
    lo stesso vale anche a sessi invertiti, non facciamone anche qui un discorso di "chi è in diritto di reclamare"

    anche se la misericordia divina non si potesse manifestare, Dio amerebbe comunque e noi "chi lo ama per lo meno" lo amerebbe comunque, non è certo perchè mi perdona che lo amo, non è la legge del baratto che seguo... ma quello dell'amore.
    la Chiesa... non sempre si muove al meglio... ma senza di lei sarebbe anche peggio... io la vedo come una scuola, dove imparare a camminare... come lei... se poi impariamo anche a correre credo ne sarebbe felice anche Lei...
  • loretta margherita citarei il 09/03/2009 23:42
    sono una donna non una santa, l'amore diceva san pietro copre ogni peccato. caro Fabio. il discorso si complica con riccardo, perchè non viene detto anche l'uomo delle altre? penso che si riferisce all'adulterio, che è motivo di molti divorzi, ma quello che voglio sottolineare è la sottigliezza del possesso che è celata nella frase, la donna d'altri. ne l'uomo, ne la donna, sono oggetti da essere posseduti:Ho letto i vangeli apocrifi, per scoprire altre verità, ma non voglio far polemica con la chiesa, accetto le loro idee, essendo democratica, anche se spessissimo non le condivido. agisco secondo quello che mi suggerisce il cuore, amo Gesù, per questo, leggo spesso il vangelo. Mi viene spontanea una domanda:se l'uomo non peccasse
    si manifesterebbe la misericordia divina? ultimamente mi infastisce il comportamento della chiesa quando a tutti i costi si ingerisce nelle faccende di stato, dimendicando di dare a cesare quello che è di cesare e di dare a Dio, quello che è di dio.
  • Fabio Mancini il 09/03/2009 22:47
    Simpatica composizione, anche se non penso ciò che hai scritto. Credo piuttosto che tu ti mantenga casta e pura, come Dio vuole. Ciao dolcissima! Fabio.
  • Riccardo Brumana il 09/03/2009 22:25
    beh, a voler ben vedere la Chiesa condanna anche l'amore fra "primi" coniugi se viene fatto con un anticoncezionale...
    ma se dovessimo avere un figlio ogni volta che vogliamo far l'amore...

    sinceramente non capisco questa restia della Chiesa, uno dei comandamenti è ;
    non desiderare la donna d'altri.
    cosa significa? partiamo dal presupposto che è la donna a decide a chi donare il proprio cuore, quindi è la donna che sa a chi "appartiene"
    è naturale quindi che questo comandamento significa
    "non pretendere una donna che ama qualcun altro"
    ai giorni nostri diremmo "non fare reato di violenza sessuale"

    mentre la Chiesa interpreta in modo errato questo comandamento, vedendo e facendo sentire in peccato molte donne "e uomini" che in realta vivono come Dio vuole... nell'amore...

    mi piace la tua poesia, soprattutto perchè dici quello che pensi, ma senza giudicare, senza condannare a tua volta.
    è una poesia che ti fa onore!
  • Marcello Caloro il 09/03/2009 22:07
    Squisita, credimi, bellissima. Ricordi Trilussa. Poi sai come la penso...
    Ciao
  • Anonimo il 09/03/2009 21:21
    Piaciuta!
    Contessa Lara
  • Massimo Tusa il 09/03/2009 20:51
    Er prete pure è de stà tera, ma nun fa l’amore, nè a guera. Perciò nun deve dà, consigli su materie oscure, ma sortanto l’assoluzione, ai peccati delll'ome. Solo er Signore vede che ce stà in fond'ar core.
    Scusa se ho cercato di copiare il tuo vernacolo, ma mi piace tanto, così come la poesia.
    Ciao
    Max
  • Anonimo il 09/03/2009 20:10
    beh... che dire... davvero unica! Piaciuta... e molto!

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