Come Tantalo,
trascinai il macigno del tuo ricordo
urlando alle stelle,
quando la notte e la complice luna
rotolavano a valle il masso dell’oblio
di te, amore mio,
che mi spaccavi il cervello.
Quel sacro fuoco a te donato,
mi rese Prometeo,
subendo il martirio dell’aquila
rodermi il fegato, gelosa
di te, sapendoti con altre.
Intima, titanica lotta
quando da angelo divenni demone
desiderando vendetta a tutti i costi,
imprecando contro Dio
poiché non è giusto
che ignobili uomini,
calpestino il mio dolce cuore.
Il tempo……….
amico, risolutore assoluto
e la pazienza.
Arcobaleno di pace, ora, nel mio cielo
e nel cuore la speranza.
Presto avrò un amore vero.