username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Blockhouse di ricordi lungo le coste atlantiche del mio piccolo mondo

Meri frutti neri dei rovi
cresciuti fra le case matte del Sole

dove mi avventuravo da bambino su gigantesche dune di sabbia con il mio secchiello

non capivo quei strani cartelli ancora presenti appena cancellati dalla salsedine del tempo

Vietate le spiagge agli ebrei (aux Juifs) e ai cani

raccogliendo dolcezze scure in pallidi timori
ne soffrivo per la dignità del mio cane
fra quei ruderi rovinosi cementati dalla guerra in ricordi

immaginavo di sentirmi inseguito da lunghe ombre guardiane di mani urlanti in paurosi scheletri morti

fra queste spine il mio goloso coraggio sacrilego di corsa correndo via
si tingeva fuggendo di fretta d’un dolce color viola sulle labbra corsare sorridenti di deliziosa resurrezione

Le onde voraci fragorosamente irritate dell’Oceano sentivo gemere in un grido affamate di distruggere quei blocchi di cemento armato scivolanti lentamente sulla china ripida d’un tempo giunto al suo termine in pietose memorie clessidra di bruciati granelli di sabbia gementi

 

0
3 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

3 commenti:

  • Anna G. Mormina il 16/03/2009 10:52
    ... ricordi del passato che tornano a galla... alcuni gioiosi, altri dolorosi... fanno parte di noi!
    ... mi è piaciuta tanto!
  • Rodica Vasiliu il 15/03/2009 11:53
    Come vorrei poter distruggere questo odio per quel che la terra ha di più bello:lo spirito umano!! Sento il rumore delle acque rovesciando i muri...
    Un abbraccio, R
  • Anonimo il 15/03/2009 11:17
    Molto piaciuta, Vincenzo, questa nostalgica e triste riminiscenza del passato comparata al presente...
    Complimenti!
    Un caro saluto
    Contessa Lara

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0