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Poeti operai di una classe operaia andante in Paradiso

Seduta seminuda nel tuo letto
avvolta in un lenzuolo d’alba
guardi il sole entrare in raggi di luce dalla porta aperta
dal tuo cuore

nelle piccole ore del mattino

I tuoi capelli illuminati paiono biondi
il tuo sguardo si perde lontano
in poetica armonia il creato vibra con tutto il tuo corpo nelle dolcezze del miele mattutino

Ape regina d’un cielo operaio

sensitiva

dagli Occhi aperti aldilà di quelle sinistre strutture in fabbrica

(Un giorno l’agnello disse “Comprai Zidane per vendere più macchine in Algeria”)

voraci sirene stanno chiamando le ali arancio del tuo volo per umiliarti non quanto per il lavoro ma per il degrado dei loro dirigenti che vogliono solo voracemente divorarti in tutti i tuoi aperti sensi!!!!

 

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0 recensioni:

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10 commenti:

  • Anonimo il 21/03/2009 22:49
    Ci sarebbero tante, infinite, troppe parole da spendere per questa meravigliosa poesia!
    Un saluto Contessa Lara
  • Anonimo il 20/03/2009 20:55
    Bellissima.
  • stefano manca il 20/03/2009 19:31
    splendida... soprattutto la parte iniziale
  • Anonimo il 20/03/2009 16:55
    ... muta..
  • Donato Delfin8 il 20/03/2009 15:01
    bravò Vincè
  • loretta margherita citarei il 20/03/2009 14:21
    il lavoro qualsiesi esso sia sublima l'uomo, fa storcere il naso a chi ha le puzze sotto il naso e svaluta il lavoro manuale. ti saluta la farfalla dalla tuta arancione
  • Anna G. Mormina il 20/03/2009 11:18
    ... questi, purtroppo, gli amari fatti della classe operaia...
    Molto bella!
  • Fabio Mancini il 20/03/2009 09:45
    Il titolo della tua opera prende spunto dal film degli anni 70': La classe operaia non va in Paradiso. Recentemente una testata periodica ha sostituito il soggetto e ha scritto: La classe manageriale, non va in Paradiso. Si è cancellata l'ironia, per inviare un messaggio più diretto e critico. La realtà è che ciascuno dovrebbe fare la propria parte, rispettando le responsabilità che il proprio ruolo sociale impone. Il Paradiso non appartiene a nessuna classe sociale, però sarebbe bello pensare come diceva Karl Marx che il lavoratore attraverso il proprio lavoro, realizzi la sua felicità. Troppo idealismo? Non lo so, ma Marx ha detto molte cose giuste che però sono state applicate male. Un saluto, Fabio.
  • cesare righi il 20/03/2009 09:39
    semplicemente fantastica. e basta!
  • Anonimo il 20/03/2009 09:01
    Maurizia Paradiso è disperata, senza lavoro, senza un soldo e urla muta chiedendo aiuto...
    Bellissima questa tua solidarietà sovrumana...

    baci baci baci

    nel

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