S’aspettava la primavera
e già il cuor s’allietava
a cantar quel dolce sonetto
“zefiro soffia e bel tempo
rimena.”
Ma marzo scherzoso,
l’arlecchino dei mesi,
fa scender dal cielo,
fiocchi di neve,
che tutto ammanta.
Fan capolino dalla bianca coltre,
le corolle appena sbocciate
ed io temo
per i fiori del mandorlo,
primo fra glia alberi,
a fiorire.
Come sono simili, agli amori fugaci
che sbocciano e presto muoiono,
al primo soffio
di gelido vento!
Ma il mio saggio cuore
attende i fiori del ciliegio,
ultimo a fiorire.