Nelle ore che disegnano la notte
in paziente attesa attendo
il cavalletto rivolto ad est
la prima alba di una nuova vita
i pennelli son già pronti
così come la mia anima
i colori ancora mi si celano alla vista
ma li sento
l’azzurro mi sussurra
il caldo giallo mi sorride
l’ocra rimane silenzioso
il fiammante rosso baldanzoso
arriva colma di magia
nulla tra il mio sguardo e l’orizzonte
è il secondo in cui Dio si manifesta
la buia notte se ne fugge
e la luce di nuova vita si profuma
ogni attimo è diverso
intingo il mio pennello nell’arancio
sorvolando la mia tela verso il nord
il rosa pallido col ciano
al magenta sovrappongo
vibrazioni di colori dentro me
è trascorso già un minuto
ed il canto degli uccelli
in disegno qui tramuto
sono solo con me stesso
ma tutto il mondo percepisco
quando il sole è ormai allo zenit
ho finito e mi sottraggo
lascio il quadro abbandonato
perché l’alba di domani
sarà nuova
di colori mai vissuti