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Fortuna

Rotei d’adamantina luce,
occulta ruota immortale,
carne dopo carne i tuoi
sacri vortici volgono.

Oggi al culmine,
raggio splendente
illumini un aureo sentiero,
potenza immortale infondi;
tutto è facile e netto.

Ora pietà non conosci,
solo il tuo io è immenso,
il resto non conta,
melma umana e miseria
guardi dall’alto.

Misero uomo; ignori
l’Arcano della fortuna,
ruota mutevole
nell’umano destino,
Già non avverti discesa.

Adesso dal basso
guardi misero,
il giro è completo,
non hai avuto pietà
e non la riceverai,
il viso giace nella polvere
e mordi la secca Gea.

Impreca contro l’Ente,
Lui non ti ascolterà,
l’austera maestra non perdona
carne dopo carne tempra
e prepara il ciclo delle vite.

 

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