Dolce uomo
che nutri lo spirito
con omerici versi,
non mi parlar come
l'arguto Ulisse,
non erigere lignei cavalli
per invadere la mia terra.
Sarà la mia Ilio
facile conquista,
se Ares, il guerriero
t'accompagnerà nella lotta
e porrai, dopo la battaglia,
il gladio sull'altare
consacrato a Venere imperiale.
Non s'udrà più,
il lamento di Eco,
errante nella valle del rimpianto,
se vedendomi.
cingerai il capo
con ghirlande di fleur-de-lys.