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lettera D

Sta suonando il telefono,
nel buio della mia stanza
appena sporcato dalla luce timida
del giorno rinchiuso là fuori.
Solitamente mi darebbe fastidio
il trillo invadente che insiste e mi chiama,
obbligandomi a compiere una serie di azioni
fra il faticoso e l’inutile,
almeno nel novanta per cento dei casi.
Ma oggi non ho voglia di stare completamente solo,
e rispondo.
“Pronto? ”
“Pronto, sono Cinzia, chiamo da un istituto di indagini di mercato, le rubo soltanto due minuti”
“Soltanto? Le sembrano pochi? Potrei scrivere una poesia in due minuti, o finirmi una birra, o magari farmi una sega”
Ogni uomo ha a disposizione un limitato numero di minuti,
due potrebbero essere pochi,
è vero,
ma potrei non arrivare mai al terzo.
“Prego? ”
“Quale Dio? ”
“Forse dovrei richiamarla in un altro momento”
“O forse no, Cinzia. Spara dai”
“…”
“Dimmi tutto Cinzia, su cosa indaghi? ”
“Vo.. volevo sapere se le sono stati consegnati in tempo gli elenchi del telefono”
In tempo per cosa,
ho pensato.
Certo,
in quel vasto agglomerato di nomi,
in quell’umanità stampata su carta riciclata,
ci sarà senz’altro qualcuno ancora vivo,
qualcuno da chiamare,
qualcuno a cui Cinzia ha posto la stessa fottuta domanda.
“Certo Cinzia, sono già arrivato alla F”
“Be be bene signore…e e mi scusi ma vorrei sapere se la sua abitazione è in un luogo isolato, in periferia o nel centro di una città”
È su Marte,
su un altura,
su un’isola deserta piena di elenchi bianchi,
-fredde pagine sfogliate da un vento curioso-
su un treno che non si ferma mai,
su un cavallo marrone,
me la porto sulle spalle,
è l’appartamento sopra casa tua Cinzia,
anzi, ti dirò di più,
vivo sotto al tuo letto e ti sento

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6 commenti:

  • laura cuppone il 16/10/2009 14:47
    forse non é la D la lettera giusta perché non ci sono lettere nè nomi...

    comunque credo invece ti ascolti visto che sei bravissimo e profondo anche se sempre ironico... fortunatamente!
  • Anonimo il 03/04/2009 01:26
    Duccio, bello ritrovare le tue opere..
    sempre ricche di realtà a volte graffianti e ironiche, ma così vere...
    poi mi sono fatta una sanate risata, nell'immaginare quella povera Cinzia che subisce il tuo crudo sarcasmo.
    Piacere di averti letto
    Angelica
  • Michelangelo Cervellera il 02/04/2009 20:07
    Perchè nei miei preferiti? Perchè è perfetta secondo me. Un'attimo di una giornata qualsiasi trasformato in una riflessione capace di far pensare alla vita di ognuno di noi. È il riuscir Dare spunti per pensare che fa differenza tra imparare l'alfabeto e costruire frasi di senso compiuto.
    Michelangelo
  • Anonimo il 02/04/2009 15:12
    Bentornato, Poeta.
  • loretta margherita citarei il 02/04/2009 14:51
    le risposte di Dio, non sappiamo, a volte, vederle. ciao
  • laura cuppone il 02/04/2009 12:27
    ti risponderà sempre Lui...

    Duccio!!!

    bellissima come sempre... spirito, realismo, sogno... intelletto.. ironia..

    le tue opere sono sempre complete!!!

    un bacio..
    Laura

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