Sempre di te serberò
il ricordo, di quando,
pur essendo luglio infuocato,
con il vestito lungo
camminavi fra le onde del mare,
con i raccolti capelli,
come la Hephrum sul lago dorato.
Mia dolcissima, amica-sorella,
che con me condividi
il regno degli scogli,
nostra preferita meta marina
per condividere intimi segreti,
ridere le stesse risa,
piangere lo stesso dolore.
Di te, ho velata malinconia,
quando, in mezzo alle onde,
fissava il tuo sguardo l’orizzonte
e comprendeva l’anima mia,
che pur se hai chiuso
all’uomo il tuo cuore,
eri, sei, sarai Penelope
che ancora attende
il suo Ulisse lontano.