A te, mio caro amico,
che mi dici
come possibile sia
che possa scrivere
versi d'amore,
pur se l'amato
non ho, ti rispondo
che non è colpa mia
se ho
un galeotto cuore
eternamente innamorato
Il cuore, qual grumo di emozioni, perennemente palpita e vibra, in sé, a prescindere dall'esistenza fisica di un amore... se così non fosse meglio sarebbe
"strapparselo dal petto... e cacciarlo come un servo infedele"!
E allora "caro amico" perché meravigliarsi?
Dai versi traspare una serena accettazione dell'esistente ed un'apprezzabile quiete dell'anima.
Complimenti!
Anonimo il 05/04/2009 11:55
Bellissima... cuore galeotto che ha sempre volgio di amare...
una poesia che fa sorridere per come hai affrontato il discorso...
l'amore è come una piastra rovente, anche dopo anni è sempre viva la sensazione che lascia il suo tocco...
e i segni sempre visibili...