I martelli musicali dei poeti vanno seguendo battendo varie strade dalle più semplici alle più complesse
sfiorando in carezze pizzicate gli archi celesti di esaltanti corde
sublimi violini arpe arpeggianti sviolinandosi in versi saltimbanchi nel cielo bianco di un foglio atonico divorante ogni fuoco nel suo placido essere senza alcun divenire
rabbiosamente schiumeggianti scrivono suonando inesauribili note su una gran
cassa di suoni martellanti