Mortaio
l’energia concentra
e smuove passioni
pestando
scandisce commissioni
di formule chimiche in continuo
evolvere e disambiguo cambiamento
Trasfigura
in poltiglia
interezze derivanti caos incalcolabili
fatiche di segni duri tra oneste falangi
assolate fronti
zolle rosse
Corrosiva la stagione delle piogge
impertinente quella delle maree
sospensione meritata e fotostatica
quella della regale
antica stele
Immensità come castelli
vedono occhi se distesi al cono azzurro
ma sono fiori piccoli
per chiome in piedi distratte e ciarliere
sfortunate inconsapevoli
cecità.