Passeggio sulla tua sponda tra erba tagliata libera come un gabbiano.
Sei immenso, profondo ma,
tenebroso come un castello disabitato.
Lancio piccole pietruzze
disegnando cerchi dalle svariate forme.
Sei magnifico in questa notte scura,
mentre il riflesso della luna
si specchia nelle tue acque buie.
Svolazzano i miei capelli
nella calda sera d'estate.
Profumi di cannella, tabasco e pescada
mi inebriano i sensi,
rievocando ricordi di sere d'inverno.
Nell'illiade del momento
un bimbo piange cadendo
un nonno passeggia fumando tabacco alla menta,
il cane scodinzola al suo padrone;
due adolescenti si baciano
al suono di voci lontane.
Scivola lo scialle
dalle nude spalle
mentre una calda brezza
accarezza la mia pelle.
Brividi mi riportano al presente.
Guardo te, dolce lago e nulla più importa che,
passeggiare al tuo cospetto.