La pelle ti chiama
sole dei sensi
che scuoti il mio sangue
di esplosioni di vita...
piccolo brandello
di vita affranta
nel torpore
incatenato dagli eventi...
quando nessuno ascolta
il tuo cuore che parla
perchè spalanca la bocca
per sfogare
il proprio egoismo...
che si fodera le orecchie
con futili parole.
Misera accozzaglia
di bolle di sapone
che tentano di sottrarre
il tuo sguardo all'infinito
con patetica messa
di banalità e misfatti...
tutti cercano gli altri
ma solo per gettare
con diffidenza
una zavorra di problemi
unti di opportunismo...
anche se tu imperterrito
fai scivolare con distacco
che non ferisce
e sa riconoscere
il lamento della sofferenza...
nell'umiltà
di chi ha il coraggio
di chiedere aiuto...
e non sa che è già
nobile gesto
che ringrazia...
porgendoti l'onore
di accarezzare...
un anima ferita.
È facile regalare
quando hai possibilità
e scelta per farlo...
ma è raro donare
quando non hai niente da offrire
se non la tua vulnerabilità...
che a sorpresa però
ti mostra
nell'eco del pianto...
un sorriso
che senza chiederti
niente in cambio...
ti stringe
teneramente a se...
di verità.