Avvolto da maestoso silenzio,
su questa altura isolata
a picco sul mare,
invoco gridando il cielo,
il sole, il vento
e la mia voce si disperde
e vaga peregrina nello spazio.
Vorrei che da lontano
qualcuno mi sentisse,
un essere di un'altro mondo,
come me curioso di sapere,
di comunicare con altre dimensioni.
Tendo l'orecchio, spero in un segno,
un suono, una risposta,
ma è soltanto e sempre l'eco
a rimandarmi debole e melanconico
lo spettro della mia voce.