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Biciclette

In uno di quei giorni in cui il creato
risplende di promesse, profuma di armonia;
la, in un angolo verde di città,
ti ho ridato l'infanzia.

Ridevi tesa e felice, col vento nei capelli,
spingendo sui pedali della bici.
Io ti tenevo salda, tu tornavi piccina,
e mi guardavi ombrosa se cadevi.

Con pazienza ti rimettevo in sella:
tu impaurita, ed io a sorreggerti;
finché alla fine, anche se incerta,
hai pedalato un tratto tutta sola.

Orgogliosa e felice mi hai guardato,
degli occhi tuoi conoscevo ogni ombra.
Per un momento ti ho visto bambina,
e so che muta mi hai ringraziato.

Proprio in quell'attimo una nube,
solitaria nel cielo terso e turchese,
oscurava il sole come ad annunciarmi
che un giorno sola saresti andata via.

Che dei sogni avresti fatto un falò,
dei miei piccoli doni un mucchio informe,
del ricordo di me un caro pensiero,
di tutte le promesse un soffio di vento.

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 28/05/2009 17:24
    galeotta fu la bicicletta per gli occhi da bambina... ma a quanto pare l'occhio fu traditore... e la bicicletta giacque abbandonata e solitaria. godibile.
  • Cinzia Gargiulo il 27/05/2009 14:34
    È sempre un piacere leggerti Pablo.
    Bellissima poesia!
    Baci...
  • Vincenzo Capitanucci il 24/04/2009 23:21
    Bellissima... Pablo... di tutte le promesse un sogno di vento...
  • K. Lear il 24/04/2009 22:18
    bello lo sguardo interiore che lanci.. piaciuta!
  • loretta margherita citarei il 24/04/2009 21:57
    piaciuta

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