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Erice

La sua immortalità
è nelle pietre
scolpite dalla storia.

Innalzarono i ciclopi
le possenti mura
che,
avvolte nella nebbia,
par sospese nel tempo
nella fredda stagione.

Lì,
sulla rupe isolata
si eleva
di Venere il castello
che al magico luogo
vita dona
di suggestiva armonia.

Un labirinto di stradine acciottolate
profumano
del notturno gelsomino
nelle sere d’estate,
mentre
nella Matrice chiesa,
d’arte meraviglia,
colonne
allungano lo sguardo
verso Dio.

 

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4 commenti:

  • mauri huis il 23/01/2012 17:35
    Complimenti. Non sono stato ad Erice ma la tua poesia mi fa venir voglia.
  • antonio castaldo il 29/04/2009 20:34
    si... bella.
  • Anonimo il 29/04/2009 16:59
    Bella.
  • loretta margherita citarei il 29/04/2009 14:25
    me l'hai fatta ricordare, bellissimo posto

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