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Chiesetta di montagna

Persa nel magico incanto del mattino,
appari all'improvviso,
cogliendo impreparati i miei pensieri.


È uno stupore inatteso,
un miraggio di grazia e candore,
che offusca la logica consapevolezza di chi,
come me, sa che esisti.


Sei piccola, spoglia,
indossi vesti umili, antiche,
nell'umile volontà di chi così ti ha creata.


Piccola chiesetta di montagna,
piccolo tempio dell'anima.


Non a un Dio rivolgo i miei ammirati pensieri,
non al bisogno di giustificare la mia vita,
(affidandola all' inganno dell'uomo),
ma a coloro che con devota pazienza a te hanno dedicato la loro fatica.


Uomini senza volto,
sospesi nel silenzio di uno spazio oltre il tempo,
ognuno con una sua urgente richiesta da esaudire,
con una sua devota supplica da invocare.


Respiro l'acre odore del loro incerto salire,
verso l'ardua vetta della loro urgenza.

Odo l'eco remota delle loro voci riaffiorare nella mistica atmosfera dei grandi silenzi,
percepisco la loro smisurata gioia nel vedere realizzato un " sogno".


Modesta dimora di antiche speranze,
non ad un Dio appaghi il cuore,
ma alla grande anima di coloro che a te hanno affidato le loro illusioni,
e così sarà per sempre . nei secoli dei secoli.

 

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1 commenti:

  • michele marra il 16/08/2006 09:00
    Una descrizione analitica sia dello stato d'animo che del paesaggio

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