Elegia
sei il profumo musicale della notte
pesa in me questa candida offuscante luna
i capelli stellati di Berenice
mi hanno nascosto il tuo volto
senza vedere i tuoi occhi di donna
torno al mio piccolo giorno smitizzato
del suo sacro santissimo spazio
nella scia d’un soffio di amare lacrime in pianto
un oceanico mare
nel quale nell’oblio affoga
il veritiero nomade profumo del tuo profondo nome