Da quando sono nato
quattro becchini neri
chiusi in loro stessi
lentamente accompagnano il mio corpo
giorno dopo giorno
la mia solitaria bara
in una terra sconsacrata
schiarendoli aprendoli nel sacro
sotto l’impulso di una volontà divina
i miei occhi roteanti intravedono profanano
il mistero d’un altro destino
luminosissimo
glorificando nella luminosità
il cuore di ogni polvere
in firmamenti brucianti d’Amore di stelle vive folgoranti