Se un pittore dovesse dipingere il Sole
sulle sue tele dalle notti in bianco
sceglierebbe il tuo viso
dal sorriso raggiante sbarazzino radioso
Se un poeta volesse scrivere sulla luce della vita
nelle sue palpebre accecate dal buio
penserebbe ai tuoi occhi splendenti
per sprofondare sognante in un infinito fiore dai petali d’Amore
Se uno scultore volessi immortalare nella bellezza del marmo
nella spontaneità il movimento del vivere
sceglierebbe le tue gambe affusolate e sode
pronte a far capolino sensuali dalla tua gonna sorridente abbagliante
Se un filosofo volesse carpire i misteri del cielo e della terra
ti inviterebbe alle quattro di notte sul balcone della sua fronte
a mangiare alla sua tavola in allegria spaghetti aglio olio peperoncino
guardando in un filo di luce le stelle roteanti in labbra del tuo volto celeste
aspettando l’Alba l’illuminata sorgente dai profondi baci di non solo colorite
sagge parole