Bastò dormire per svegliare
bastò vedere per scegliere
bastò davvero questo per considerare
bastò amare per non più volere
Sapere d’un tratto che scorrere
ha minuti e secondi e anni
non trasportarsi più
nell’acqua torrenziale
ma guardarla scorrere
senza una vela
senza isole d’appiglio
così
acqua e basta
Bambola dalle stesse fattezze
parole dalla stessa bocca
e forse nel considerare
tutto
un tutto della stessa sostanza
Ti ho perduto
mentre sei di fronte al lume psichedelico
e non vuoi più scegliermi
ma solo guardarmi
per ricordare inseguitori e prede
scogliere impadronite
pellicce sfocate
nell’ultravioletto cuore
Verde acido
gettito di bile
vedo fuori dalla camera
operatoria
dove hai ricoverato la mia sorte
e sezionato i miei pezzi
impoveriti di te
È solo carne la mia
per te ora
solo due occhi
come tutti gli altri
come tutti gli
altri…