Isolarti fu vera follia,
genio d’amore e di poesia,
pensavano di curarti
con gli elettroshock e i divieti.
Dei sogni sentivi la sete,
l’amore scuoteva la carne,
vigile sofferenza, sempre presente.
Riaffiorano in me le tue parole,
semplici e immense,
segno dell’afflato eterno.
Dall’altro mondo il Vate
ti infonde coraggio,
mentre ti dico, ti amo.