L'attesa della sporgenza
nel respiro s'affanna
si divarica questa fessura di cielo
impregnata d'umore
le dita solleticano il nuvolo
e comincia a piovere
si schiude l'orchidea scarlatta
a cercare pezzi di cielo
gocce a dissetare i petali spumosi
si distende per ricevere fulmini
e vivere il sapore dell'eletto gusto
il fiato fila fasci di luce sull'inguine
e penetra l'opaco velo
nel sussulto della carne
mi guardano gli occhi nell'incitamento al moto
mi ferri le anche
svuotando le miniere
dell'oro
ascoltando la voce stridente del godere