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Il paranormale

Tenebra senza leggi.
Piove piombo e amianto,
pece e terrore sulla notte stellata,
i confini della terra si toccano
non sai cosa sia ma riduce in follia
crea afa di nebbia, limita il cammino,
trebbia il respiro.
La peggior compagnia,
nessuno vicino,
caligine e freddo,
soli soltanto e scuro
è il momento che avverti il paranormale;
forse o sicuro
il vapore del tuo alito potrebbe crearlo
e allora è paura,
grande, senza misura
Apparirà? Non lo sa nessuno.
La scienza si ferma
non c’è spiegazione:
Demenza, superstizione?
Prova a pensar.
(2005)

 

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0 recensioni:

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11 commenti:

  • Vincenzo Scognamiglio il 26/05/2009 12:34
    Molto bella, complimenti
  • Edmondo F. il 22/05/2009 02:45
    Ci vedrebbe così egli, se fosse dei nostri.
  • Donato Delfin8 il 14/05/2009 19:39
    molto bella
  • Anonimo il 14/05/2009 15:29
    Un invito a meditare sul mistero che la vista delle tenebre, in solitudine, infonde nell'animo creando spettri e forme inquiete... Complimenti!
    Emy
  • Anonimo il 13/05/2009 23:29
    paura senza misura... molto bella.. atmosphera creato in questo poesia Grande Maestro
  • nicoletta spina il 13/05/2009 23:02
    Trasmette un senso profondo d' inquietudine e di abbandono della razio.
    Ho provato a pensar... ma un leggero brivido ha bloccato tutto.
    Bravissimo come sempre... Maestro.
  • Anonimo il 13/05/2009 22:40
    atmosfera da blade runner... angoscia pura... wow... bellissima
  • Anonimo il 13/05/2009 22:20
    leggendola sale leggera l'angoscia... difficile descrivere questa sensazione... bellissima!!
  • Cinzia Gargiulo il 13/05/2009 22:00
    Poesia bellissima e splendida la chiusa!
    Baci...
  • Michelangelo Cervellera il 13/05/2009 21:53
    Notevole, veramente notevole la descrizione delle paure che ci accompagnano ed a volte creano immagine della mente che sembrano prendere vita o che forse prendono vita.
    Complimenti Ma(e)stro.
    Michelangelo
  • loretta margherita citarei il 13/05/2009 21:51
    non è vero ma ci credo, diceva peppino de filippo in una sua celebre commedia, poesia scritta con magistrale bravura, piaciuta

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