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Ammanitura

Polvere di metalli pesanti
Rosso di Molibdeno
di Toludino
Cinabro
Poltiglia di pigmento
latte e albume

Imprimo e impregno la stanza
accurati gesti sul muro
Il fuoco asciuga le pareti
sviluppandone ancora i vapori

Lenta disgregazione
nausea
rigetto denso e vermiglio

rigoli scendono dalla fronte smarrita

Ombre infuriano
nascondendosi
e cercandosi vorticosamente

Verso vino
per placare l'arsura
gusto metallico e conati

Tremori
cade il bicchiere
frantumandosi sul pavimento
denso di depositi vividi

Lacerata la carne
ferita aperta dal vetro
senza avvertire dolore
confusione silenziosa

Parestesia
Intorpidimento
mi appoggio al tavolo dei leganti macchiandolo
di sangue e sudore
Dolore acuto e improvviso
dove esisteva solo fastidio

Vertigine

Provo a raggiungere il letto
trascinandomi carponi
tra convulsioni e disturbi visivi

Allucinazioni

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 30/09/2016 10:46
    Le poesie più belle sono quelle che al massimo contengono quattro strofe come un sonetto.

3 commenti:

  • Anonimo il 14/05/2009 11:59
    Signori, qui si fa sul serio.
    Ho un piccolo neo Deb, lo poso qui sotto, niente chiacchere improvvisate o totalmente vuote, che sanno di stridore di unghie su vetri.
    Ecco, lo poso qui, qui sotto
    .
  • Anonimo il 13/05/2009 23:01
    ritmo incalzante per un viaggio purificatore nel fuoco della passione che ti rincongiunge alla tua essenza ultima
  • Anonimo il 13/05/2009 22:43
    ...

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