L’occhio respira
la stanza
calcolata nei metri persi
nelle sagome incrociate appena
nelle luci di chiaroscuri
Ho fatto presto
ho reso l’idea
a se stessa
ho realizzato
l’inferno
Mi chiederanno
se ammirassi
quella donna
mi chiederanno perché
ho impresso per sempre
quell’atto
sulla tela
innocente
Nessuno potrebbe comprendere
cosa significhi
se non potesse sentire
l’olezzo del putrido
che sfiora
la colomba
Si…
io l’ammiro!
Ed è per questo
che ne ho esaltato il gesto
per questo che attraverso la sua lama
la mia setola
ha versato
sangue
La sorte viscida della forza
ha trovato una incredibile
impietosa fine
poiché ha incontrato
Dio
nella mano bianca
di Giuditta!