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Carrette sul mare.

Ho visto immagini
che le televisioni trasmettono
di barconi pieni di emigranti
che noi chiamiamo clandestini.

Stipati su barconi come bestie
con il pericolo che affondino
da un momento all'altro,
per ore e ore, nel buio della notte
navigano sul mare con una sola speranza
nei loro cuori: "Vivere o morire."

Vivere per poter raggiungere un paese
che li accolga, e possano trovare
una casa, un lavoro, una serenità
e la pace nei loro cuori
che a loro è sempre mancata

Morire, sì, morire perchè
hanno perso tutto,
per pagarsi il viaggio della speranza
dove uomini senza dignità e amore
ma solo per denaro
li trasportano lasciandoli
morire di fame e di freddo.

Ecco, noi li chiamiamo clandestini,
abbiamo paura che loro
portino malattie,
lavoro, delinquenza.

Noi dobbiamo aver paura soltanto
del nostro egoismo e cattiveria,
non ricordandoci di ciò che Gesù disse:
"Amatevi gli uni e gli altri
come vi ho amato io."

Pensiamo piuttosto
che un fratello ha bisogno di noi,
stringiamoli tra le nostre braccia
guardiamoli negli occhi
e potremo vedremo nei loro
finalmente un barlume di felicità.

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Ferdinando il 21/11/2015 09:10
    ottima... complimenti

7 commenti:

  • Anonimo il 26/05/2011 00:28
    Condivido in senso umanistico, non religioso.. bella.
  • Salvatore Ambrosino il 30/08/2009 00:04
    Graffiante, profondo. Da leggere e rileggere, da meditare
  • Donato Delfin8 il 27/05/2009 02:54
    piaciuta
  • Anonimo il 22/05/2009 16:16
    .. ti chiedo scusa per come e' venuto lo scritto.. me ne accorgo adesso
    Aurora
  • Anonimo il 22/05/2009 16:10
    Caro Marcello.. l’argomento che sollevi è importante.. e fa riflettere
    .. la storia ci insegna che soprattutto nei momenti di crisi.. quando non si riesce a vedere fiduciosi
    Il futuro.. la paura affonda le radici negli animi delle persone.. e il potere trova terreno fertile
    nell’alimentare questo stato d’animo… al punto ci concentrare tutto su questo.. e giornali e
    televisioni sono funzionali a questo.. passa in secondo piano qualsiasi altro problema …
    diventa facile quindi vedere nel diverso il nemico e il primo responsabile delle nostre paure..
    .. tutto passa.. qualsiasi legge anche quelle che minano la democrazia..
    di fatto se ci pensi è quello che succede in Italia.. La responsabilita’ di tutto questo.. non ce
    l’ha solo qualche partito che ha costrutio il proprio esistere su politiche razziste.. ma aime
    anche un opposizione oggi allo sbando che cerca di costruire consensi spesso facendo il
    verso alla maggioranza …
    C’e un mondo che soffre.. in alcun modo potremo mai fermare il divenire delle cose
    I flussi immigratori esistono da quando esiste l’uomo.. e proprio questo spostarsi.. integrarsi..
    ci fa crescere e progredire.. è un concetto questo di una semplicita’ estrema.. ma difficile
    da fare proprio..
    Ma non basta la carita’ Marcello.. accoglienza vuole dire riconoscere l’altro.. come a noi uguale
    abbiamo bisogno di immigrazione… e quando accogliamo nuove forze nelle nostre case
    dobbiamo riconoscere che queste persone devono avere gli stessi nostri diritti e gli stessi
    doveri.. amano e respirano come noi.. hanno due occhi e due mani come noi.. le loro donne
    partoriscono come le nostre.. e desiderano un futuro migliori per i propri figli.. come tutti
    noi.
    Bisogna riprendere a fare politica …. Bisogna misurarsi con un modo che cambia.. e non
    chiudersi nelle proprie paure.. è compito della politica trovare gli strumenti per
    gestire i cambiamenti nel pieno rispetto delle regole.. e delle persone..
    Scusami se mi sono dilungata..
    bravo per l'amara realtà che ben hai dipinto.. e per la grande sensibilita'
    che traspare dal tuo scrivere.
    un saluto Aurora
  • loretta margherita citarei il 22/05/2009 14:25
    realtà amara, piaciuta molto la tua sensibilità. bravo
  • Anonimo il 22/05/2009 13:55
    toccante spaccato della realtà!

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