Oltre una siepe, il giovane Leopardi
immaginava l'infinito, dopo averlo cercato.
La mia nonna, che un po' mi somigliava,
credo che da ragazza, volgesse lo sguardo
oltre le colline del proprio paese, per rivedere
nell'immaginario, una città gioiosa,
vetrine piene di balocchi.
La mia mamma, che mi somiglia pure
e che in città un po' ebbe vissuto, lasciava
col pensiero le vie cittadine, per
ritornare, alle colline, al mare, ai profumi
dell'infanzia e ai prati dove crescono le viole.
Il mio babbo, guardava oltre un villaggio,
per ritrovare la pace marina e spiagge soleggiate
e campagne miti, profumate da aroma
di zibibbo.
Ed io, bambina, guardavo oltre una strada
fuggevole, unica, tendente all'infinito,
per ritrovare il tempo che avrei perduto
da donna.