Intimi chiaroscuri trasparenti
abbandonati
a penombre dormienti
dolenti
solitudini
accatastate
in solitarie luci
doline
di fredde stelle lontane
volti inesplosi
infranti riflessi di cristalli veggenti
ruggenti
vicini
così vicini
da morirne
a labbra solari in un bacio luminoso dimentico del tempo
nell'oblio obliterato del Tempio
di desiderio occluso
impazzisco