Capelli arruffati dal vento,
la pelle grondante di mare
tu morbida esci da un'onda,
venerea bellezza traspare.
Muovendo i tuoi passi fra i flutti,
su arido scoglio ti posi,
ti lasci baciare dal sole,
lambire da sbuffi schiumosi.
Sul nero colore del sasso,
quel corpo di tanto splendore
offerto su un'ara mi appare
a languidi giuochi d'amore.
Vagheggio un amplesso infuocato,
di ardite carezze condito,
quand'ecco la sveglia impietosa
mi desta e il bel sogno è finito.