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Inconfessabili...
Camminare
e i miei sandali lo sanno
questa è la città
del sorriso
dell’Epicentro
del sole
Questo il grano che
imparerà presto
l’aridità
e aspetterà la pioggia
gonfiarsi riversa
tra le trame
di crepe e sassi
assetati
I giri di danze
le trombe dell’annuncio
le vesti delle ancelle
i benvenuto
al mio seguito
ignoto
al mio dono
celato
alla mia sovrana
magia
Non sarò
vista
ma nemmeno
abbandonata
e conterò ere
sollevarmi dalla terra
tra le sue viscere
ospitarmi
addormentarmi
ridestarmi
E udrò
sibille nordiche
penetrare come spilli
la mente
gli occhi accecarmi
incantarmi
ma non darò ascolto
né avrò comprensione
E mi chiederanno perché
non riuscirò a morire
in pace
e non potrò rispondere
ma solo sorridere
e disertare il foglio fuori
da queste mura
invalicabili
Può
l’Essenza della Potenza
folgorare come
sorpresa
devastando
arrendevole
timore
Può
questa danza
trascinante
invitare
e il fuoco seduttore
scaldare ossa
e lacrime
asciugare
Mi fermerò in questa città
e lo so
Ti incontrerò
nuda
alata
rossa
e perirò
verità
tra i Tuoi artigli
estasi di
miele tra le spine
ultimo avamposto del Tuo
orgoglio
e Fata dei Tuoi
inconfessabili
sogni
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