Uno spazio vuoto silenzioso
interrotto da un fruscio di cascate
un cigno bianco taglia con le sue ali
l’azzurro del cielo
lasciando la traccia
d’un solco messaggio
un gigantesco
chiodo
fisso
sbraitante
urlante
d’infinita sorgente
inchiodato
al corpo della terra
sul teschio temporale
di mille stolti pensieri
d'odio
sento il profumo in io-dio
oddio
il salino evanescente trascendente dell’Oceanico amare