Un poeta ama vestirsi in lana Merinos
non in lana di cesareo Vetro Piovoso
ne Ama in Orge Macchiarsi il Vello
nell’aria si vede Bello
una Verga Marina dai Gusti Alfieri
nell’Esodo di un volo Pindarico
in una splendida notte ingioiellata di una Quasi a modo mulatta
con un briciolo di Fosco Rimmel
nelle Ottave Pacifiche d’un simposio arcobaleno
ed è sempre Vigile sui Monti vincenti
nei suoi Occhi etnici colorati da divini Manzi Pascolanti
i suoi Angelici Omeri
sono d’Allerta ardente
in Odissee d’Orfica Campana
studiando bene la commedia in ogni Passo di lino nelle sue Divine infernali ante beate di luce
è
un Patriarca con laurea
in marciante Marziale paradiso
nelle fiammette silvestri di ginestre Leo par date
lingua della sua Giovenale Amica mordente Morente in via Boccaccia
Il meraviglioso s’Annunzia Montante da un pan-demonico portale in Penna di Sabba