Lieve, per gioco, scorro la sabbia dorata fra le dita e mi perdo nell'infinito azzurro. Lassù gabbiani volteggiano liberi, leggiadri. Improvviso, stridulo rumore mi percuote: l'uccello d'acciaio turba l'arcano silenzio.
Le macchine che s'intromettono e schiaffeggiano la natura, o meglio, che scacciano lontano il silenzio... un bene prezioso che nel mondo attuale è difficile da trovare... forse ancor più del petrolio
Complimenti!